Buongiorno Stefano Mattiocco, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GHRSummit21. Quali sono secondo voi i trend e le tematiche su cui si evolverà il settore HR nei prossimi 5 anni? Quanto influirà l’esperienza pandemica sull’agenda che il vostro mercato stava portando avanti prima dell’avvento della Pandemia e delle restrizioni che ne sono scaturite?
L’esperienza della pandemia ha confermato l’importanza di essere attrezzati ad affrontare l’imprevisto, dotandosi di strumenti duttili, per essere nelle condizioni di fronteggiare scenari che possono essere imprevedibili sul lungo periodo. L’abbiamo sperimentato noi di INAZ in prima persona: quando è arrivato l’impensabile, il primo lockdown del 2020, noi avevamo già gli strumenti giusti per reagire tempestivamente, tanto che in meno di 10 giorni abbiamo trasformato una forza lavoro che era sempre stata totalmente in presenza in una forza lavoro che operava da remoto. E che da remoto è riuscita costantemente a seguire e supportare i propri clienti. Al di là del tempo necessario a reperire e gestire le dotazioni tecnologiche appropriate, ciò che ha determinato la nostra capacità di garantire la continuità del lavoro e del business è stato avere una base di dati unica, solida, sicura e gestita in modo da avere informazioni sempre disponibili e reperibili. Questa è la necessità di base per qualunque azienda voglia oggi operare da remoto, in presenza o in forme ibride che evolvono nel tempo; l’altra necessità, che va di pari passo, è quella di dotarsi di sistemi per far comunicare al meglio le persone. Dopodiché le Direzioni HR, sulla base dei dati a disposizione, devono attivare un processo di conoscenza delle proprie persone e dei processi per poter scegliere gli strumenti di gestione più adatti (utilizzando quelli già a bordo o adottandone di nuovi) e attivare ragionamenti di lungo periodo che consentano di essere flessibili e reattivi di fronte ai cambiamenti.
Si parla sempre più spesso di reskilling e, comunque, della necessità per chiunque di allenare la propria elasticità, la capacità di far fronte ai cambiamenti e di formarsi in modo continuo e permanente. Come devono strutturarsi le realtà HR per essere davvero punti di riferimento in questo scenario?
Formare e aggiornare continuamente i propri dipendenti e collaboratori è uno dei compiti che più impegnano le realtà HR, proprio perché curare e sviluppare le competenze è uno dei fattori che permettono alle organizzazioni di reagire prontamente ai cambiamenti, anche quelli imprevedibili.
Sicuramente occorrono LMS (learning management system) avanzati e connessi agli strumenti di gestione del personale, per consentire alle Direzioni HR di agire su più fronti. Da una parte c’è la necessità materiale di erogare la formazione, sempre più spesso in modalità e-learning, anche da app: quindi con corsi e videolezioni online, test e questionari fruibili da qualsiasi dispositivo. Poi c’è l’aspetto della gestione degli adempimenti obbligatori, dei calendari, dei docenti, degli enti erogatori, della formazione finanziata, del budget. E ancora, è importante che le Direzioni HR abbiano a disposizione strumenti semplici, ma allo stesso tempo potenti e completi, con cui ottenere reportistica e monitorare in tempo reale il quadro generale di valutazioni, attività e competenze acquisite dalle risorse.
Perché un visitatore del #GHRSummit21 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Quali strumenti e/o quali strategie potete offrire ad un’azienda che si rivolga a voi in questo ambito?
Inaz è una realtà che unisce esperienza pluridecennale, competenze e specializzazione in ambito HR. Siamo al contempo produttori di software ed erogatori di servizi e tutte le soluzioni che proponiamo ai nostri clienti sono sviluppate dalle aziende del Gruppo Inaz, da noi stessi utilizzate e continuamente fatte evolvere in base alle esigenze dei clienti, che vanno dalle PMI alle multinazionali. Migliaia di aziende italiane affidano direttamente a noi, in outsourcing, alcuni processi (o parti di essi) relativi all’amministrazione del personale, come payroll, presenze e turni, gestione HR. Inoltre offriamo servizi di consulenza (tecnica, organizzativa e amministrativa con Inaz PRO) e con la formazione, sia sulle procedure sia a 360° in ambito HR con Inaz Academy. Sappiamo dunque essere partner dei nostri clienti su molteplici livelli, spaziando dagli aspetti operativi fino a quelli strategici. Questo si riflette sul nostro approccio alla gestione del dato, che è importante leggere in chiave strategica: un aspetto, questo, che è diventato ancora più importante negli ultimi tempi, alla luce del fatto che le persone possono essere fisicamente distanti e, dunque, la funzione HR necessita di strumenti ad hoc per mantenere il filo diretto con i lavoratori e avere il polso della situazione in tempo reale. In questo senso, in particolare, gli strumenti di Inaz per le Analytics rappresentano lo strumento più semplice e veloce per ottenere tutte le informazioni sui principali fenomeni del personale. Inoltre, gli strumenti digitali che Inaz sviluppa permettono alle persone di mantenere il legame con l’azienda anche tramite i propri dispositivi mobili usati nella quotidianità. La forza di Inaz sta proprio in questo: aiutare le persone a lavorare bene e saperle seguire negli aspetti più semplici come in quelli più complessi.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo al Global Summit.