Si parla sempre più spesso di reskilling e della necessità per chiunque di allenare la propria elasticità, la capacità di far fronte ai cambiamenti e di formarsi in modo continuo e permanente. Come devono strutturarsi le realtà HR per essere davvero punti di riferimento in questo scenario?
Nell’era digitale, dove tutto è in constante cambiamento ed emergono continuamente nuove skill, la formazione continua è fondamentale per saper anticipare e guidare ogni trasformazione. Gli HR manager, per essere davvero punti di riferimento in questo scenario, devono sviluppare un mindset imprenditoriale nella gestione delle Risorse Umane, applicando gli stessi principi decisionali dell’Entrepreneurship nel People Management. Seguire i principi dell’Effectuation e dell’Intrapreneurship, applicati alle risorse umane, permette di agire rapidamente e in modo innovativo, ottimizzando le risorse e potenziando interventi estremamente mirati, tarati sulle necessità tanto dell’azienda che dell’individuo.
Quali sono secondo voi i trend e le tematiche su cui si evolverà il settore HR nei prossimi 5 anni? Quanto influirà l’esperienza pandemica sull’agenda che il vostro mercato stava portando avanti prima dell’avvento della Pandemia e delle restrizioni che ne sono scaturite?
Una delle questioni fondamentali che il settore HR si trova ad affrontare negli ultimi anni è l’esigenza di gestire una forza lavoro multigenerazionale e multiculturale, con necessità e aspettative differenti: dai Boomers alla Generazione X, dai Millennial alla Gen Z. Queste due ultime generazioni hanno caratteristiche molto diverse dalle precedenti. Il loro approccio alla carriera costituisce una sorta di cortocircuito rispetto al passato e gli HR non possono che ricalibrare il proprio lavoro su questa nuova realtà che comporta una trasformazione nelle relazioni. Le aziende che vogliono fare Recruitment e Talent Retention di queste generazioni non possono fare affidamento su presupposti precedenti, ma devono avere una strategia per attirarle, garantendo, soprattutto dopo lo tsunami della pandemia, flessibilità, una rapida progressione di carriera, orientamento ai risultati e all’apprendimento continuo. Altro punto fondamentale per queste generazioni è la condivisione dei valori dell’azienda per cui lavorano. Questo fattore comporta che gli HR diventino figure che lavorano più a stretto contatto con il marketing, puntando molto su Employer Branding e Brand Awareness per attrarre talenti.
ESCP Business School ha una forte esperienza sulla formazione executive customizzata e in parallelo offre anche soluzioni di Employer Branding dando alle aziende la possibilità di entrare in contatto con le nuove generazioni di manager che si affacciano al mondo del lavoro.
Ci sono delle novità che presenterete al #GHRSummit22 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Un dei punti di forza della nostra offerta è la Talent Development Academy, strutturata per rispondere alle specifiche esigenze di formazione di ciascun gruppo di talenti, in base a seniority, al livello e al ruolo: dal corso PSDM all’Executive MBA, passando per gli Executive Development Certificate. Si possono costruire percorsi formativi individuali grazie a un ampio portfolio di corsi per accrescere le competenze dei dirigenti su argomenti specifici. Il plus degli Executive Development Certificate sta nel fatto che sono altamente personalizzabili e che rilasciano certificati, spendibili come crediti per altri programmi executive di ESCP Business School.