Interviste

Intervista a Eleonora Valè, Wellbeing Designer di Trainect

Buongiorno Eleonora Valè, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GHRSummit23. Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?

Siamo molto felici di poter partecipare come Trainect a questo evento. Crediamo sia un’ottima occasione per ampliare il nostro network e diffondere su larga scala il tema del benessere aziendale. Per noi sensibilizzazione e consapevolezza sono due elementi chiave per far sì che il corporate wellbeing diventi un tema prioritario in tutte le organizzazioni. Oggi osserviamo con piacere un crescente interesse intorno al tema del benessere aziendale. Ma serve fare di più. Tanti dei temi “caldi” per HR oggi come il calo della produttività e dell’ingaggio possono essere risolti ponendo l’attenzione sull’employee experience e migliorando, nei diversi touchpoint, la quotidianità delle persone al lavoro. Il benessere è uno dei driver trasversale a tutta l’experience. Creare ambienti di lavoro sostenibili a 360° permette di fare la differenza in un’epoca, come quella di oggi, di repentini cambiamenti. Ci aspettiamo di poterci confrontare sui temi strategici della funzione HR oggi, raccogliendo stimoli e idee per migliorare sempre di più i nostri servizi e prodotti e rispondere ai bisogni emergenti di lavoratori ed HR. Curiosità e apertura sono le due parole che rappresentano lo spirito con cui ci approcciamo a questo evento e sono anche i driver con cui continuamente dialoghiamo coi nostri clienti e coi lavoratori per innovare e crescere insieme.

Le opportunità di welfare e il tema della salute e del benessere dei dipendenti sono sempre più centrali e molti sono i prodotti che le grandi compagnie stanno sviluppando in questo ambito. Come ritenete che questi aspetti debbano essere affrontati oggi dalle aziende?

Il tema della salute e del benessere dei dipendenti è fondamentale nel mondo del lavoro di oggi dove si misura, soprattutto post pandemia, un tasso di crescita di burnout e malessere psicologico.

In questo momento storico di instabilità e incertezza, quello che gli esperti definiscono mondo BANI (acronimo di Brittle, Anxious, Nonlinear, Incomprehensibile), è sempre più strategico l’intervento delle aziende sul tema del corporate wellbeing. Ritengo che, se pur i piani di welfare possano offrire servizi utili ai dipendenti, inserire vere e proprie iniziative di wellbeing, capaci di creare la cultura del benessere, possa essere un tratto distintivo per le aziende oggi.

Il tema del benessere aziendale è fondamentale non solo per prevenire e ridurre il numero di persone colpite da stress, burnout o malessere psicologico ma, più in generale, per creare un ambiente di lavoro sano e sostenibile con effetti positivi su diverse aree. Il benessere lavorativo è, infatti, un tema di cultura aziendale prima di tutto ed è strettamente interconnesso al rapporto tra i collaboratori e l’organizzazione e al clima aziendale. Quando si parla di benessere lavorativo, la prima cosa da fare è disegnare una strategia per inserire le iniziative in modo coerente con la cultura. Nel disegno della strategia di corporate wellbeing, inoltre, è fondamentale tenere in considerazione alcuni dei fattori che influenzano il benessere psicofisico di una persona sul posto di lavoro:

  • la motivazione
  • il senso di appartenenza
  • una comunicazione trasparente
  • la flessibilità
  • obiettivi e ownership chiare
  • la fiducia delle persone
  • la collaborazione
  • il rapporto capo – collaboratore
  • una leadership sana

La responsabilità del benessere aziendale, dal mio punto di vista, è quindi diffusa: se l’azienda è responsabile del tipo e della varietà di iniziative proposte sul tema wellbeing, il lavoratore deve farsi promotore dell’organizzazione di una routine sana e il manager deve creare le condizioni affinché queste iniziative possano essere usufruite e realizzate. Si tratta di un vero cambiamento culturale che impatta su abitudini e comportamenti delle persone.

Se fino a pochi anni fa il tema della “fuga dei cervelli” era centrale, anche nella narrazione dei media mainstream, oggi si parla più diffusamente di mancanza di talenti e questa carenza sembra accomunare molti ambiti e settore. Come si può affrontare questo problema in modo sostenibile ed efficace?

Personalmente ritengo che i talenti ci siano. Il problema sta invece nel saperli valorizzare e non farli “scappare” dall’azienda inserendo,  per esempio,  percorsi di crescita adeguati, valorizzando le individualità, diffondendo cultura del feedback e ascolto continuo, creando ambienti di lavoro sani e sostenibilità. Il benessere aziendale, per esempio, è un driver fondamentale sia per trattenere che per attrarre i talenti. Oggi più che mai risulta evidente come il processo di attrazione dei talenti abbia subito e stia subendo un momento di forte cambiamento. Se prima le aziende e i loro team HR erano abituati a scegliere i candidati, ora la tendenza sembra essersi in parte capovolta: sono le persone a scegliere in modo molto più oculato e attento per quale azienda preferiscono lavorare. E per farlo si fanno guidare dai valori e dal brand. Il tema dell’employer branding e dell’employee advocacy risulta strategica. C’è sempre più attenzione, infatti, alla coerenza tra quanto palesato nei valori / nel purpose aziendale e i comportamenti agiti. La cultura e i valori dell’azienda, la flessibilità, ma soprattutto l’attenzione generale al benessere sono alcune delle questioni che pesano sempre più sulla scelta di un lavoro.  Secondo il Linkedin Global Talent Reports del 2022 l’attenzione al benessere sembra essere una leva strategica soprattutto per attrarre le nuove generazioni al lavoro, Gen Z e Millennials.

Ci sono delle novità che presenterete al #GHRSummit23 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?

Come Trainect  avremo modo di presentare alcune novità legate ai nostri servizi e prodotti tra cui la

dashboard HR che permette di monitorare KPI e people analytics sul benessere aziendale.

In una visione olistica della persona ci focalizziamo infatti su 5 sfere del benessere (emotivo, relazionale, fisico, mentale, finanziario) permettendo ai lavoratori e alle lavoratrici, tramite la nostra APP, di fruire di contenuti, video e podcast per migliorare il loro livello di benessere. Vivendo un mondo del lavoro ibrido, è fondamentale per HR sapere come stanno le persone in azienda. Per questo grazie al nostro wellbeing assessment riusciamo, da un lato a fornire ai dipendenti una fotografia del loro stato di salute, dall’altra ad HR gli indicatori chiave per intercettare eventuali aree critiche. Inoltre abbiamo strutturato un approccio metodologico finalizzato ad accompagnare i nostri clienti nella creazione della cultura del benessere con alcuni strumenti ad hoc, che avremo il piacere di mostrare all’evento e che toccano 3 principali fasi:

  1. Analisi delle dimensioni culturali per creare le condizioni di ingaggio e di leadership affinché il benessere possa diventare una pratica reale in azienda
  2. Disegno della strategia di corporate wellbeing adatta al contesto e alla cultura aziendale identificando ambassador che si facciano promotori delle iniziative inserite
  3. Misurazione dell’efficacia delle iniziative inserite in termini di adoption e di effetti sullo stato di salute dell’organizzazione tramite gli OKR

Perché un visitatore del #GHRSummit23 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Quali strumenti e/o quali strategie potete offrire ad un’azienda che si rivolga a voi in questo ambito?

Trainect è una start up innovativa che si occupa di percorsi di benessere aziendale. Il nostro purpose è quello di creare e diffondere cultura del benessere tramite la tecnologia. Offriamo un percorso di accompagnamento consulenziale e una soluzione tecnologica, sia APP che desktop, semplice e intuitiva, che migliora l’ingaggio e il benessere dei dipendenti. Con questa soluzione i lavoratori e le lavoratrici possono conoscere il proprio stato di salute tramite un assessment iniziale, fissare degli obiettivi di miglioramento personalizzati e fruire di un percorso ad hoc, cucito su misura sui bisogni di ogni persona. L’APP si basa su dinamiche di gamification e permette di ottenere punti ogni volta che ci si prende cura del proprio benessere e del benessere di colleghi. Crediamo infatti in un’idea di benessere che si basa su 3 valori:

  • Responsabilità: ogni interlocutore aziendale è responsabile della creazione della cultura del benessere. I lavoratori possono customizzare i contenuti in base ai propri interessi e bisogni e prendersi attivamente cura di se
  • Condivisione: tramite l’interazione con l’APP i lavoratori possono confrontarsi coi colleghi tramite challenge e gamification per sfidarsi in modo sano e ottenere sempre più punti verso il benessere
  • Circolarità: fare bene a se stessi non può prescindere da fare bene all’ambiente circostante. Per questo i punti guadagnati con l’utilizzo dell’APP vengono trasformati in azioni di sostenibilità

Oggi più che mai il tema della sostenibilità è prioritario, anche per le aziende, e poter contribuire al benessere individuale, della comunità e del pianeta fa parte della nostra mission.

Eleonora Valè di Trainect
8° Global Summit Human Resources
10 | 11 APRILE 2024
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