Buongiorno Giovanni, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GHRSummit18. Avete già preso parte all’edizione 2017? Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
Buongiorno e grazie per l’opportunità. È la prima edizione a cui partecipiamo. Ci approcciamo con curiosità a questo evento, desiderosi di incontrare professionisti, esperti e appassionati con cui confrontarci, scambiare esperienze e costruire opportunità per diffondere innovazione nel mondo HR.
Ci sono delle novità che presenterete al #GHRSummit18 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Coglieremo l’occasione del summit, anche grazie alla conferenza che proponiamo per presentare metodi e approcci innovativi che abbiamo sviluppato negli anni nel corso di molte esperienze, nazionali e internazionali. Abbiamo curato per Franco Angeli l’edizione Italiana di Design a Better Business, adattando al contesto italiano il processo strutturato di innovazione, chiamato “Double Loop”: un percorso veloce e a basso impatto, che rimodulando il design thinking accompagna ogni team, ogni progetto dalla fase di ideazione all’avvio sul campo.
Il comparto HR sta assumendo un’importanza sempre più cruciale, in un mondo in cui le persone rappresentano sempre più il vero motore delle aziende, anziché dei numeri e dei cartellini da timbrare. Come state affrontando questa rivoluzione che mette al centro le persone e ne rende la selezione, la formazione, la valorizzazione e la responsabilizzazione così fondamentali?
Oggi aiutiamo le aziende a rendere le persone protagoniste dei processi di trasformazione del business mediante l’apprendimento. Pensare ad una trasformazione strategica e culturale implica ripensare i processi insieme alle dinamiche interne adottando un approccio nuovo, ispirato al metodo scientifico galileiano. Il nostro nome, quo·d, vuole raccontare il nostro desiderio di migliorare lo status quo nelle aziende introducendo approcci innovativi legati al design. Fare innovazione diventa quindi un modo strutturato per creare valore e trasformarlo in utilità riducendo rischi e impatti per l’organizzazione.
Si fa un gran parlare di Human Resources e di Industry 4.0, una sfida importante che ci sta riservando enormi opportunità e cambiamenti. Come state affrontando questa sfida e cosa consigliate ai vostri clienti, per fare un buon lavoro in questa direzione?
Le nuove tecnologie sono cruciali per sviluppare i processi e migliorare la circolazione delle informazioni in azienda, ma i risultati diventano efficaci quando l’organizzazione è agile e flessibile e valorizza e promuove il talento e il merito delle singole persone. Otteniamo questo risultato mediante percorsi formativi specifici, basati sulla co-creazione, apprendimento attivo e, quando serve, gioco serio.
Robotica, automazione e tecnologie avanzate stanno preoccupando chi crede che il lavoro, in futuro, sarà un privilegio per pochissimi. Sarà davvero così, oppure si ripeterà quanto già accaduto in passato, con i vecchi lavori che scompaiono ed altri nuovi che si concretizzano e che offrono ancora più opportunità?
Innovazioni tecnologiche come robotica, sensoristica ed intelligenza artificiale diventeranno nel corso degli anni una commodity; la vera differenza ed il vero vantaggio competitivo deriverà dal fattore umano, da come le persone all’interno delle organizzazioni riusciranno a governare il cambiamento anziché subirlo guidando le aziende in contesti di mercato sempre più complessi. Per questo competenze come l’imprenditorialità e l’agilità personale ed organizzativa saranno il vero fattore differenziante.
Perché un visitatore del #GHRSummit18 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Quali strumenti e/o quali strategie potete offrire ad un’azienda che si rivolga a voi in questo ambito?
Perché condivideremo molte esperienze formative realizzate con metodi innovativi che hanno riscosso successo sia dal punto dei risultati di business, sia per il fondamentale aspetto del coinvolgimento e della soddisfazione delle persone che hanno partecipato ai nostri percorsi. Alla base del nostro lavoro ci sono certificazioni internazionali come formatori su tutte le metodologie che applichiamo e trasferiamo.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo il 17 e 18 ottobre a Pacengo di Lazise (VR).