Ogni organizzazione ha numericamente più follower che leader, e anche chi occupa i più alti livelli di responsabilità risponde a sua volta a qualcuno, trovandosi ad essere anche nel ruolo di follower.
Che ruolo può quindi avere la followership all’interno di un’organizzazione? Il follower può influenzare il comportamento del leader? C’è uno stile migliore di altri nell’agire la followership e avere un impatto sulla leadership?
Ecco alcuni spunti di riflessione per aiutarci ad osservare la followership come un processo che, al pari della leadership, può avere un ruolo importante nel rigenerare le culture organizzative e accompagnarle a sostenere le sfide di un futuro che è già qui. Un futuro ricco di sfide che possono essere affrontate superando schemi e convinzioni del passato attraverso il contributo e il valore di cui è portatore ogni attore organizzativo.
Il benessere e la prosperità dell’organizzazione non è solo responsabilità di buoni leader, essa è anche frutto della presenza di follower coraggiosi.
Esiste un legame di interdipendenza tra leadership e followership, leader e follower condividono uno stesso spazio sociale, concorrono entrambi a realizzarlo e a renderlo vivo esercitando un’influenza reciproca nei propri comportamenti.
Se osserviamo il fenomeno della followership attraverso le lenti della SIT-Social Impact Theory (Latane, 1981) una delle teorie più frequentemente citate per parlare di influenza sociale, i comportamenti e le reazioni dei follower costituiscono un’importante fonte di influenza sociale assumendo un ruolo di attivatori in grado di orientare il comportamento dei loro leader. Secondo questa teoria, l’influenza che si realizza in un contesto sociale è il risultato di alcune determinanti specifiche quali la forza e l’immediatezza.
La forza su cui un follower può contare per influenzare il proprio leader deriva dall’esperienza maturata nel ruolo, dalla fiducia in sé stessi, dalla competenza e credibilità dimostrate, dall’integrità e dalla somiglianza con il leader. A seconda delle caratteristiche di forza possedute possono essere espresse diverse qualità di followership: di supporto per sostenere un’idea, una decisione, un comportamento, solitamente manifestata quando c’è accordo con il proprio leader; oppure persuasiva quando prevale la tendenza a sfidare un’idea, una decisione o un comportamento del leader.
Questi tipi di followership hanno effetti diversi sui leader, nessuno dei due può tuttavia definirsi migliore. Il comportamento persuasivo e di sfida del follower, infatti, può rappresentare una fonte immediata di influenza sul comportamento del leader che può essere spinto ad adattare il proprio comportamento per colmare il divario tra la percezione di sé e il rimando del proprio follower. In contrasto, il comportamento del follower supportivo non sfida il leader in quanto tale, ma potrebbe guadagnare in fiducia e questo potrebbe nel tempo causare un aumento del potere di riferimento per quel follower.
Per quanto riguarda l’immediatezza essa è da intendersi come vicinanza nello spazio o nel tempo e assenza di barriere o filtri intermedi; può esprimersi come distanza psicologica (o sociale) percepita, distanza fisica e frequenza di interazione. I follower che sono psicologicamente (o socialmente) più immediati verso i loro leader esercitano una maggiore influenza su di essi. Adottare una minore distanza psicologica o sociale con il proprio leader significa riuscire a relazionarsi in modo più umano, con minori filtri, senza il timore di mascherare le proprie debolezze e questo genera nell’interlocutore senso di fiducia e una maggiore identificazione con il proprio follower.
Anche la distanza fisica o spazio prossimità gioca il suo ruolo nel processo di influenzamento. È fondamentale che il follower trovi il modo di accorciare la distanza attraverso la creazione di un flusso informativo costante, sistematiche e frequenti occasioni di scambio e comunicazione, non mediate dalla tecnologia, al fine di alimentare la relazione interpersonale.
Alla luce di questa prospettiva, se è vero che i leader rappresentano degli attori chiave nell’organizzazione, è altrettanto vero che anche i follower sembrano avere voce in capitolo nel determinare il modo in cui i propri leader li guidano.
Per questo motivo credo sia importante aiutare i follower a sviluppare consapevolezza sulla loro possibilità di influenzare in modo costruttivo il comportamento dei leader attraverso lo sviluppo di adeguate competenze.
Certo sfidare i comportamenti dei leader o cercare di influenzare i leader in una direzione piuttosto che in un’altra, mettere sul tavolo questioni scomode, che si ritengono utili per il bene del team, dell’organizzazione e dell’azienda può essere molto rischioso.
Per essere seguaci ci vuole coraggio. Per essere efficaci i follower devono sapere cosa rappresentano, avere grande integrità personale ed essere disposti ad esprimere le proprie idee e opinioni ai propri leader, anche se ciò potrebbe significare di uscire dalla propria zona di comfort per entrare in un’area di vulnerabilità.
Questi follower hanno il coraggio di assumersi la responsabilità del proprio comportamento valutandone l’impatto sull’organizzazione.
Sanno riconoscere i bisogni del proprio leader, sanno conquistare la loro fiducia, costruendo giorno per giorno il proprio potere di influenza. Non si aspettano che il leader fornisca loro sicurezza, al contrario, avviano le opportunità attraverso le quali possono raggiungere la realizzazione personale, esercitare il loro potenziale e fornire all’organizzazione la massima estensione delle loro capacità.
Quando un’organizzazione subisce una trasformazione difficile, i follower supportano il leader e l’organizzazione partecipando al cambiamento, riconoscendo e cercando di soddisfare i bisogni dell’organizzazione e, in estrema ratio, lasciando l’organizzazione quando essa non rispecchia più i propri valori e il proprio progetto professionale per portare il loro contributo altrove.
I follower coraggiosi hanno la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione del benessere della realtà alla quale partecipano scegliendo, in ogni momento, quale comportamento adottare e portando un contributo di grande valore allo sviluppo di leader coraggiosi.
A cura di Mascia Alberti – 300GRAMMI
Fonte: http://www.300grammi.it/ilcoraggiodiesserefollower/