Parliamo di “Digital Disruption” come ricerca di elementi innovativi nelle tecnologie che non diano un semplice vantaggio competitivo, ma che siano capaci di ridefinire completamente le regole di un Settore o di un Business, come hanno fatto Uber, Airbnb, e molti altri.
E’ possibile immaginare l’esistenza di una “Human Disruption”, ovvero di un atteggiamento mentale, di un “approccio abilitante”, di un “modello di relazione e di comportamenti” in azienda in grado di “ridefinire le regole” e “stravolgere” gli schemi canonici di rapporto capo-riporto o collega-collega, a tal punto da fare proprio di questo nuovo modello il vantaggio competitivo dell’azienda?
Che si tratti di tematiche di “scandalo” o questioni “ordinarie”, qualunque organizzazione fatta di persone si trova a dover fronteggiare questioni etiche, morali e spesso “valoriali” derivate dall’incontro-scontro tra personalità, caratteri, aspirazioni degli individui che ne fanno parte. Così da un lato, le risorse umane devono sviluppare la loro capacità di creare una cultura in cui comportamenti inappropriati di qualunque tipologia vengano messi alla berlina e nessuno abbia difficoltà ad esprimere la propria opinione per il timore di conseguenze negative. Dall’altro, il Responsabile HR deve sviluppare competenze nuove per dare “innesco” a questo processo e governarlo, indirizzandolo verso confini tanto alti da consentire a quest’ultimo di essere il vero motore di innovazione e benchmark dell’impresa sui mercati.