Buongiorno Carlo Maria, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GHRSummit20. Avete già preso parte a una o più delle tre precedenti edizioni?
Buongiorno, si lo abbiamo fatto lo scorso anno, abbiamo trovato questo evento ben organizzato e ricco di spunti interessanti per accrescere la nostra rete di conoscenze.
Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
Ci aspettiamo un ritorno al contatto umano, ovviamente con le dovute precauzioni, ma col fine ultimo di tornare a conoscere veramente le aziende, le persone, e a stringere relazioni commerciali efficaci e trasparenti. Lo spirito è dei migliori, siamo contenti di vedere che c’è chi, con fiducia, continua a proporre eventi come il GHRSummit, favorendo l’incontro tra realtà aziendali alla ricerca costante di novità.
Si parla sempre più spesso di reskilling e, comunque, della necessità per chiunque di allenare la propria elasticità, la capacità di far fronte ai cambiamenti e di formarsi in modo continuo e permanente. Come devono strutturarsi le realtà HR per essere davvero punti di riferimento in questo scenario?
A mio avviso devono finalmente scrollarsi di dosso ogni pregiudizio, provare cose nuove, sperimentare. Solo mettendosi davvero in gioco, potranno aumentare il proprio vantaggio competitivo. Avvalersi di strumenti validi ed innovativi deve essere un imperativo.
Quali sono secondo voi i trend e le tematiche su cui si evolverà il settore HR nei prossimi 5 anni? Quanto influirà l’esperienza pandemica sull’agenda che il vostro mercato stava portando avanti prima dei fatti di fine febbraio?
Di “digital transformation” se ne parla da anni, ma solo attraverso questa forzatura stiamo verificando un reale cambiamento. In Italia si tende sempre a rimanere ancorati alla propria zona di comfort, evitando qualsiasi novità. Questo 2020 ci ha messo nella condizione di attuare un’accelerazione sulla bocca di tutti, ma ancora poca concreta. Attraverso una realtà come Fluentify, che nasce digitale, e permette ormai dal 2013 di fare formazione linguistica online, come si vuole, quando si vuole e da dove lo si desidera, diamo serie opportunità alle aziende di riprogettare la propria idea di formazione aziendale.
Perché un visitatore del #GHRSummit20 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Quali strumenti e/o quali strategie potete offrire ad un’azienda che si rivolga a voi in questo ambito?
Perché la formazione online ha fatto il salto di qualità che si stava aspettando da tempo, avere modo di “toccare con mano” i nostri servizi, metterà i responsabili HR nella condizione di riconsiderare il mondo dell’apprendimento linguistico in azienda con metodi innovativi e al tempo stesso piacevole per i discenti.
Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo a Pacengo di Lazise (VR).