Grazie per questa intervista e per la partecipazione al #GHRSummit25. Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
Quello che ci guida in questo evento è la curiosità: ci aspettiamo di incontrare persone e idee stimolanti, di raccogliere punti di vista sulla situazione complessiva e sui bisogni, di ascoltare molto. Per noi è la prima volta al Global Summit, e abbiamo anche molta voglia di portare valore aggiunto, portando la nostra esperienza e creatività, e ricordando come la qualità delle relazioni anche sul lavoro sia fondamentale per il benessere delle persone e dell’azienda.
Talents attraction and retention: cosa stanno facendo le aziende e cosa dovrebbero assolutamente fare, qui e ora?
Molte aziende si stanno concentrando su strumenti digitali e intelligenza artificiale, che sono sicuramente strumenti indispensabili. Vediamo anche, nelle aziende più attente, una revisione della leadership e del clima lavorativo, una maggiore apertura nei colloqui e trasparenza nelle decisioni e nelle possibilità di crescita. L’attenzione alle persone fa veramente la differenza in questo momento: un clima di lavoro sereno e collaborativo ha un valore inestimabile per molte persone, e spesso si sottovaluta il fatto che l’impatto dei e delle manager sulla salute mentale delle persone è altissimo. Molte aziende inoltre sottovalutano il fatto che le persone parlano del loro lavoro anche nella vita quotidiana, e quindi anche del clima che si respira al loro interno. Mai come ora l’employer branding è essenziale per la costruzione di una sana reputazione nel mondo del lavoro.
Work-Life Balance: cosa possono concretamente fare le aziende per garantire ai propri collaboratori ciò che oggi la maggior parte delle persone cerca?
Per prima cosa ascoltare cosa intendono: quali sono i desideri, le richieste, le aspettative? È una questione di tempo, di remunerazione, di carico mentale? Distinguere tra vita e lavoro sottintende il fatto che mentre si è al lavoro non si sta vivendo, mentre è più sano elevare la qualità del tempo al lavoro in modo che diventi parte integrante di ciò che ci nutre e fa stare bene. La risorsa più rara al momento è il tempo delle persone, trovare strategie per restituirgli qualità è essenziale. Un’altra tendenza da tenere d’occhio è l’aggiunta di ruoli e responsabilità alle stesse persone senza cambiare le condizioni di lavoro, che può essere grande fonte di stress. Last but not least, offrire formazione per mettere le persone in grado di prendersi più cura di se stesse.
Ci sono delle novità che presenterete al #GHRSummit25 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Siamo esperti di relazioni: la parte più innovativa del nostro lavoro consiste nell’offrire strumenti per farle funzionare meglio sviluppando senso di community nelle organizzazioni. Lo facciamo con un approccio che unisce la bellezza dell’arte con la competenza delle scienze sociali. Accompagniamo le aziende nell’accogliere e gestire i cambiamenti, competenza fondamentale in un mondo dove l’incertezza è sempre più grande. Nel nostro lavoro con le aziende ci piace presentarci con quello che chiamiamo “Health Check”, un check-up delle relazioni: è un percorso partecipativo, pratico e coinvolgente per aiutare le organizzazioni a capire quanto i team siano motivati, coinvolti e pronti a dare il meglio. L’Health Check diventa poi il punto di partenza per strutturare percorsi su misura. Un’altra attività che presenteremo è un percorso di formazione per manutentori di relazioni. Si chiama Per.For.Ma e nasce dall’esigenza, manifestata da molti clienti e collaboratori, di fare deep-dive nel metodo di Effetto Larsen: cosa significa essere manutentori di relazioni? Cosa vuol dire fare parte di una community? Qual è il ruolo del corpo nel nostro quotidiano, anche lavorativo? E perché è importante valorizzare le relazioni all’interno di ogni organizzazione? A maggio è in programma un Open Day aperto a tutte e tutti proprio per presentare questo percorso.
Perché un visitatore del #GHRSummit25 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Cosa rende la vostra azienda e la vostra proposta diversa dalle altre?
Siamo gli interlocutori giusti per chi cerca un modo innovativo di portare cambiamento e di fare formazione. In un contesto sempre più digitale, siamo estremamente analogici: partiamo dalle persone, andando spesso a cogliere quello che sfugge a survey e interviste. Abbiamo un forte background artistico e un solido board scientifico, unendo creatività e discipline sociali. Soprattutto, ci piace avere sempre un impatto, seguire le organizzazioni durante tutto il percorso, per assicurarci che gli obiettivi vengano raggiunti e che siano misurabili in termini di engagement, talent retention, legacy.