Poco meno di 20 anni dopo il fatidico 11 settembre del 2001, un’altro 11 (stavolta del mese 3 anziché del 9, data in cui l’OMS ha dichiarato la Pandemia) ha sconvolto il Mondo e cambiato le sue regole, imponendo cautele, restrizioni e procedure cui mai avremmo sognato di doverci sottoporre. Il virus ha letteralmente fermato il Pianeta, riscrivendo la sua storia e catapultando persone e aziende verso un futuro che era già presente da qualche anno, ma che pochi avevano ancora seriamente considerato.
Per decenni abbiamo rimarcato quanto la stretta di mano fosse ancora fondamentale, al di là della comodità degli strumenti digitali e della loro diffusione, per poi vederci proibire questo antico gesto. Eventi, trasferte, incontri, corsi, riunioni sono improvvisamente cambiati e, in pochi giorni, l’umanità ha scoperto strumenti e piattaforme digitali fino ad allora usate poco, male o con scarsa convinzione. Ovviamente c’è molto di più. C’è la differenza che passa tra il remote e lo smart working e tra il lavoro delimitato da orari e sedi a quello organizzato per obiettivi e traguardi.
Cosa cambia davvero l’emergenza Coronavirus (non solo quella SARS-CoV-2, ma tutte quelle passate e future) nel mondo HR e nell’universo del lavoro? Passata questa tempesta torneremo ai vecchi standard o saremo finalmente sbarcati nel futuro? Ne parliamo con…