In un’epoca in cui la tecnologia sta facendo passi da gigante e le esigenze del mercato del lavoro stanno cambiando rapidamente, è fondamentale per i lavoratori mantenere le proprie competenze aggiornate per affrontare le sfide del futuro. Un tema di grande attualità definito con i due termini reskilling e upskilling.
I due concetti sono complementari ma implicano un’azione di tipo differente: il reskilling consiste nell’acquisire competenze che permettono la riqualificazione in un nuovo campo professionale; l’upskilling, invece, prevede il miglioramento di competenze già possedute al fine di restare competitivi. In entrambi i casi, l’obiettivo è prepararsi per il futuro del lavoro e per le opportunità che potrebbero presentarsi.
Dal punto di vista delle aziende, investire nel reskilling dei propri dipendenti porta a numerosi vantaggi: incremento di competenze e prestazioni, aumento della produttività, maggior coinvolgimento dei dipendenti e miglioramento generale della reputazione aziendale.
Ma quali sono le competenze più richieste? Al giorno d’oggi è fondamentale raffinare le competenze gestionali/organizzative e quelle comunicative/relazionali come capacità di management, abilità di negoziazione e public speaking. Non ultimo lo strumento principale per rivolgersi a una realtà ormai internazionale: le lingue, prima fra tutte l’inglese.
1. La formazione linguistica come strumento di sviluppo del personale
Secondo un’indagine dell’Ocse, circa il 30% degli adulti in Italia decide di intraprendere un corso di formazione, un tasso molto più basso rispetto alla media.
Se in passato la formazione prevedeva metodi più tradizionali, che esigevano un investimento di tempo non indifferente da parte dell’azienda e del singolo, la pandemia ha permesso una crescita esponenziale di risorse e di percorsi formativi digitalizzati.
Un progresso importante che permette alle persone di formarsi in vari campi comodamente da remoto e che offre un’esperienza personalizzata che tiene in conto dei punti di forza, di debolezza, degli interessi e degli obiettivi del singolo. Un approccio utilizzato da Twenix, EdTech che offre corsi di inglese per imprese e professionisti.
Tra le soft skills attualmente più importanti ci sono le capacità comunicative e di interazione che toccano quasi tutte le relazioni sul lavoro, si tratti di partner, collaboratori o colleghi. Queste però vanno di pari passo con una buona conoscenza della lingua inglese. Il contesto lavorativo in cui devono declinarsi tutte queste capacità è infatti uno scenario sempre più internazionale, in cui parlare inglese è una necessità.
Proprio a queste persone che lavorano in ambienti internazionali si rivolge Twenix: «La nostra è una piattaforma che vuole offrire a tutti i professionisti l’opportunità di poter migliorare la comunicazione in inglese. Come ci prefiggiamo di farlo? Mettendo a disposizione degli studenti delle classi di conversazione one to one di 26 minuti con professori da tutto il mondo e garantendo pertanto una disponibilità 24/7».
Cos’è Twenix
Twenix è una EdTech di formazione d’inglese che aiuta i professionisti a migliorare la maniera di comunicare in inglese attraverso lezioni di conversazione online di 26’ con professori da tutto il mondo. Lo scopo è aiutare i professionisti a non vedere più l’inglese come una barriera per giungere i propri obiettivi. Il nostro obiettivo è far in modo che gli utenti vedano Twenix come un’abitudine quotidiana ma soprattutto come una soluzione personalized, simple & fun.