Buongiorno, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GHRSummit23. Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
Buongiorno, siamo felici di partecipare per il quarto anno consecutivo al Global Summit HR, uno degli eventi di settore più interessanti e completi in Italia.
Quest’anno siamo particolarmente entusiasti perché in Porini abbiamo un nuovo Practice Team che è stato creato appositamente per le tematiche HR.
Ci aspettiamo di riuscire a instaurare un dialogo con i partecipanti e capire quali sono le loro necessità, problemi, aspirazioni e cercare di risolverli con loro, portandoci a casa scambi importanti per perfezionare sempre più il nostro approccio alle persone e di conseguenza i prodotti a loro dedicati.
Voi che siete gli esperti di “Employee Experience”, potreste dirci cosa si intende con questo termine e come viene declinato nelle progettualità che avete affrontato con i vostri clienti?
Con il termine Employee Experience si intende un nuovo modo di concepire e vivere il lavoro. Il dipendente viene messo al centro e posto nella condizione di poter lavorare al meglio in base alle sue necessità. I risvolti dell’Employee Experience sono estremamente pratici, perché di fatto è una nuova pratica culturale, qualcosa che ci guida nel pensare e vivere concretamente il nostro lavoro ogni giorno. Questo lo vediamo quotidianamente con i clienti, che ci presentano tematiche e necessità molto concrete: talent retention, comunicazione frammentata, difficoltà a reperire informazioni o referenti. Noi li guidiamo nell’identificazione dei processi sulla base delle loro necessità e li aiutiamo a costruire la soluzione tecnologica più adatta a loro.
Quale pensate sia il fattore determinante per far vincere alle aziende la sfida relativa al nuovo paradigma della centralità del dipendente?
La sfida è legata alla presa di consapevolezza che molte tematiche legate al mondo HR e non solo sono delle necessità concrete e pratiche, una fra tante il benessere del dipendente.
Una volta identificate quelle prioritarie, è fondamentale gestirle all’interno dei processi aziendali o, se non presenti, costruire processi aziendali specifici. Per poter fare questo servono strumenti adeguati, che semplifichino e velocizzino la raccolta e l’analisi delle informazioni necessarie ad identificare le necessità e ad intraprendere un’azione.
Si parla spesso di HR Simulation, come può questa tecnologia essere di aiuto all’HR management?
L’HR Simulation è uno strumento che permette di ipotizzare scenari relativi ai costi delle risorse umane in modo semplice e intuitivo. L’identificazione dello scenario ottimale può comportare vari benefici, come una riduzione dei costi o un impatto sulla produttività in azienda
Ci sono delle novità che presenterete al #GHRSummit23 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Quest’anno proporremo il nostro prodotto Porini 4 HR arricchito sulla base dei casi di successo con i nostri clienti. Porini 4 HR è focalizzato sulla gestione e l’analisi dei dati per la gestione delle risorse umane e sull’engagement del dipendente. Ogni modulo di Porini 4 HR è pensato per gestire uno specifico processo HR integrando applicativi e fonti dato eterogenee.