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17 Ottobre 2018

Le aziende parlano: oltre la retorica del colloquio attraverso le frasi “reali” pronunciate dai valutatori

Le aziende parlano. Attraverso le persone articolano una grammatica complessa, che fa capire a chi sta fuori che visione del mondo penetra tra quelle scrivanie, tra quelle linee d’assemblaggio, davanti a quelle macchinette del caffè.

Il momento del colloquio con un potenziale nuovo assunto, in questo senso, è fenomenale: attraverso le frasi “reali” pronunciate dai valutatori, ma anche grazie alle reazioni dei candidati, è possibile ricostruire un’intera galassia fatta di rappresentazioni sociali, schemi di pensiero, filtri, distorsioni cognitive, compromessi.

Lasciare spazio a questo linguaggio, dunque, e analizzarlo nel profondo, significa superare completamente la retorica del colloquio e del rapporto candidato/azienda, per come è stata dipinta e in parte sfruttata nell’ultimo decennio.

Significa individuare l’unico sentiero nascosto che possa condurre il valutatore in primis ma anche lo stesso candidato, a centrare l’attenzione sulle due variabili chiave: I COMPORTAMENTI, come elemento fondante della job, e LE COMPETENZE, come variabile maggiormente predittiva.

Si può fare. Come? Proprio iniziando a destrutturare un certo linguaggio.

Francesco Ziliani di STUDIO L-GEST

Francesco Ziliani

Business Partner - STUDIO L-GEST

Psicologo del lavoro. Da quasi 20 anni segue problematiche relative alle risorse umane con particolare riferimento ai processi di ricerca di personale per ruoli di responsabilità e alla formazione in ambito comunicazione. Si occupa anche di strategie per lo sviluppo della carriera e del benessere lavorativo. Diversi i progetti di ricerca nell’ambito della psicologia sociale e sportiva. All’attivo 3 pubblicazioni “le faremo sapere“ “l’ornitorinco sulla scrivania” “la ricerca e SEDUZIONE del personale”

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