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25 Maggio 2023

Il welfare tradizionale non è più abbastanza: cosa vuole davvero il dipendente

Le ragioni per le quali un lavoratore sceglie un’azienda, o decide di abbandonarla, sono cambiate radicalmente. Le persone cercano, tra le altre cose, benefit che siano un vero e proprio valore aggiunto, e rispondano alle esigenze del singolo.

In Italia il welfare è una vera e propria opportunità per le aziende di ogni dimensione, ma resta talvolta un terreno inesplorato e un mezzo poco utilizzato. I modelli tradizionali rispondono solo parzialmente alle esigenze di quelle che sono ormai ben cinque generazioni diverse che si trovano ogni giorno a lavorare insieme. Per questa ragione, chi si occupa della gestione delle risorse umane, deve optare per piani e soluzioni flessibili, che si adattino alle esigenze di ogni singolo dipendente.

Nel mondo del lavoro di oggi i talenti cercano innanzitutto flessibilità, oraria e geografica, ma prestano anche particolare attenzione alla salute fisica e mentale, almeno tanto quanto ricercano possibilità di formazione. Altro tema importante è il potere d’acquisto, che i dipendenti vorrebbero veder aumentare, soprattutto in uno scenario economico come quello attuale. Il welfare aziendale può, e deve, rispondere a tutte queste necessità, dando la possibilità alle aziende di rimanere competitive, senza aumentare i costi del lavoro e approfittando di importanti sgravi fiscali.

Un piano di welfare flessibile, di facile utilizzo e che mette al centro il dipendente come individuo e consumatore, prima che come lavoratore, può aiutare le aziende italiane, specialmente le PMI, ad attrarre e trattenere i talenti, che altrimenti saranno invogliati a guardare altrove e cercare soluzioni più in linea con le loro esigenze e i loro valori. I benefit devono essere realmente utilizzabili dal dipendente affinché vengano percepiti come un valore aggiunto.

Chiara Bassi di Coverflex

Chiara Bassi

Country Manager - Coverflex

Chiara Bassi da oltre 15 anni nel mondo digital, gestisce l’espansione nel mercato italiano di startup internazionali in forte crescita consolidandone le operations e creando community dal forte impatto. Alle spalle 3 unicorni: Groupon, WeWork e Domestika. Nel ruolo di Country Manager per Coverflex, una delle startup portoghesi meglio finanziate di sempre, intraprende la sfida di offrire sul mercato italiano una nuova soluzione per il welfare aziendale, che cambi il modo in cui i benefit vengono offerti e spesi.

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