Interviste

Intervista a Gabriele Giugliano, CEO e co-founder di Tutored

Buongiorno Gabriele Giugliano, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GHRSummit22.
Si parla sempre più spesso di reskilling e della necessità per chiunque di allenare la propria elasticità, la capacità di far fronte ai cambiamenti e di formarsi in modo continuo e permanente. Come devono strutturarsi le realtà HR per essere davvero punti di riferimento in questo scenario?

Sono trend ormai impossibili da ignorare. Per i giovani concetti come lifelong learning e reskilling sono ora centrali sia per la ricerca del lavoro che nella vita lavorativa stessa, talmente importanti da spingere anche alle dimissioni nel caso dovessero venire a mancare. Diventa fondamentale per le HR spostare il focus su questi aspetti, saper raccontare in maniera diretta e trasparente cosa offre l’azienda in tal senso, cercando di illustrare alla risorsa non cosa gli è richiesto per lavorare in un determinato posto, quanto piuttosto cosa può apprendere accettando quel lavoro, in termini di hard e soft skills ma anche di crescita personale.

Quelli del cosiddetto “smart working” e del lavoro agile sono temi delicati e ancora da esplorare. In particolare il lavoro da remoto è stato in molti modi frainteso, durante la Pandemia, ma affinché queste opportunità decollino davvero occorrono competenze, tecnologie e visione. Cosa manca in questo Paese per andare nella direzione giusta?

Parliamo probabilmente dell’effetto più impattante prodotto in Italia dalla pandemia in ambito lavorativo, che ha fatto anche riscoprire l’importanza del worklife balance.

Fortunatamente si sta superando il preconcetto dello smart working quale “ripiego” emergenziale rispetto all’idea di lavoro “standard”, grazie anche al rapido sviluppo di appositi strumenti digitali che hanno consentito di mantenere inalterata, se non anche di incrementare, la produttività delle risorse. Oggi, le aziende che non offrono lo smart working risultano meno attrattive rispetto alle realtà che lo fanno e, probabilmente, a mancare ancora è proprio questa consapevolezza.

Ci sono delle novità che presenterete al #GHRSummit22 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?

Tutored ha implementato nuovi strumenti in grado di rivoluzionare i paradigmi dell’approccio tra giovani e azienda, su tutti le Esperienze Online. Un tool inedito in Italia e in Europa, creato per rispondere alle esigenze degli studenti emerse nel corso di numerosi focus group organizzati ad hoc, che permette ai giovani di dare una “sbirciata” al proprio reale futuro lavorativo e, all’azienda, di presentarsi in modo diverso e più efficace. Per gli studenti STEM+E le Esperienze Online sono in grado di aumentare fino al 50% l’efficacia degli annunci di lavoro.

Punto di forza di questo tool è anche l’adattabilità a qualsiasi tipo di esigenza dell’azienda che desidera utilizzarlo.

Perché un visitatore del #GHRSummit22 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Quali strumenti e/o quali strategie potete offrire ad un’azienda che si rivolga a voi in questo ambito?

Siamo una realtà giovane e innovativa, capace di anticipare i nuovi trend ed introdurre strumenti inediti nel campo dell’Employer Branding e del Recruiting. I nostri tool sono cuciti in maniera sartoriale sulle reali esigenze di giovani e aziende e, per questo motivo, efficaci e futuribili. Grazie alle Esperienze Online di Tutored le aziende possono farsi conoscere e costruire una relazione con i giovani laureandi, assicurandosi in anticipo talenti che, in discipline come quelle STEM, sono molto richiesti. In Italia, 1 studente su 4 e già oltre 2.000 recruiter si avvalgono dei servizi di Tutored.

Grazie per averci concesso questa intervista, ci vediamo al Global Summit.

Gabriele Giugliano di Tutored
9° Global Summit Human Resources
21 | 22 MAGGIO 2025
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