9° Global Summit Human Resources
21 | 22 MAGGIO 2025
Buongiorno e grazie per questa intervista e per la partecipazione al #GHRSummit23.
Si parla sempre più spesso di reskilling e della necessità per chiunque di allenare la propria elasticità, la capacità di far fronte ai cambiamenti e di formarsi in modo continuo e permanente. Come devono strutturarsi le realtà HR per essere davvero punti di riferimento in questo scenario?
Le realtà HR, se vogliono anticipare i cambiamenti del mondo, devono preparare i propri collaboratori e le proprie collaboratrici ad avere le capacità tecniche e le soft skills necessarie per il futuro del lavoro. Questo sarà possibile attraverso programmi di upskilling e formazione aziendale efficaci e personalizzati. Inoltre, per rendere efficaci i programmi di formazione e sviluppo, è necessario che le aziende siano in grado di allineare i risultati della formazione con gli obiettivi strategici del business, spostandosi verso metriche che includono la produttività del team, la crescita del talento interno e la retention dei dipendenti.
Quali sono secondo voi i trend e le tematiche su cui si evolverà il settore HR nei prossimi 5 anni?
Secondo il World Economic Forum, con la digitalizzazione, entro il 2025 oltre il 50% dei dipendenti dovrà aggiornare o resettare le proprie competenze per non rischiare di perdere il proprio lavoro. Per questo motivo, il settore HR inizia a parlare di Job Reset, ossia della necessità di ridisegnare ruoli e attività. Il digitale interverrà in modo fondamentale, in quanto in grado di generare nuovi ruoli, mentre le aziende potranno accompagnare i collaboratori lungo un percorso di riqualificazione professionale. Ma perché le aziende accolgano e si preparino al prossimo cambiamento, devono prima identificare quei lavori a maggior rischio di automazione e iniziare a pensare a come questi team possano essere riconvertiti per prosperare in altre aree del business.
Ci sono delle novità che presenterete al #GHRSummit23 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Al #GHRSummit23 spiegheremo che, con il lancio di ChatGPT e altri programmi di intelligenza artificiale, la tecnologia sta facendo progressi significativi. E insieme a lei, si sta trasformando anche il modo in cui lavoriamo. Per rimanere rilevanti e competitive, le aziende dovranno adottare queste tecnologie, ma ciò lascia una grande domanda su cosa fare con i talenti attualmente occupati in quei lavori. I team HR, di formazione e sviluppo possono avere un enorme impatto su quanto siano preparate le aziende ad affrontare il futuro, ma il processo richiederà lavoro e impegno a livello esecutivo per prevedere questi cambiamenti e mettere in atto piani di formazione ad hoc. Per questo ed altri motivi, Fluentify ha fatto recentemente ingresso in Voxy, soluzione di formazione innovativa che sfrutta tecnologie di ultima generazione per incontrare le nuove richieste del mercato.
Quali sono gli obiettivi che Fluentify e Voxy vogliono quindi raggiungere con la nuova collaborazione?
Obiettivo dell’accordo tra Fluentify, piattaforma italiana di tutoring linguistico online che attualmente conta su un team di 30 collaboratori e 350 insegnanti, e Voxy, realtà con sede in Europa, America e Asia e con oltre 100 dipendenti, è quello di offrire una soluzione completa per i programmi linguistici aziendali globali.
In che modo questa operazione di internazionalizzazione arricchirà l’esperienza degli utenti di Fluentify e la partnership come rafforzerà la presenza di Voxy?
Questa operazione di internazionalizzazione arricchirà l’esperienza studentesca degli utilizzatori della piattaforma Fluentify e migliorerà il raggiungimento degli obiettivi di business dei suoi clienti grazie a una soluzione di eLearning potenziata dall’Intelligenza Artificiale di Voxy che racchiude più di 26mila lezioni e oltre 80 corsi specifici, insieme a più di 2000 lezioni di gruppo a settimana, attive 24 ore su 24, 7 giorni su 7.
