Buongiorno Andrea De Vita, grazie per questa intervista e per la partecipazione a #GHRSummit23. Cosa vi aspettate da questo evento? Con quale spirito vi apprestate a prendervi parte?
Siamo ormai una presenza fissa al GHR Summit, al quale ci approcciamo sempre con entusiasmo. È infatti un’occasione unica per incontrare in pochi giorni tanti referenti HR di primo piano e discutere dei loro progetti di HR transformation. Non solo: apprezziamo moltissimo anche i contenuti delle conferenze che ci restituiscono un interessante quadro del settore dei servizi e dei prodotti per il mondo delle Risorse Umane.
Si parla sempre più spesso di reskilling e della necessità per chiunque di allenare la propria elasticità, la capacità di far fronte ai cambiamenti e di formarsi in modo continuo e permanente. Come devono strutturarsi le realtà HR per essere davvero punti di riferimento in questo scenario?
L’unico modo per affrontare la sfida del reskilling è quello di investire nella formazione, un’abitudine purtroppo poco diffusa in Italia.
Investire vuol dire da un lato creare una cultura della formazione permanente, che spinga ogni dipendente a voler accrescere e diversificare le proprie competenze con il supporto del management e grazie a una ricca offerta formativa.
Dall’altro investire nella tecnologia (in primis in un LMS, Learning Management System) per supportare il processo di formazione con metodi moderni. Le aziende che vogliono crescere non possono più pensare di poter gestire la formazione con fogli Excel.
Se gli anni della Pandemia sembravano essere quelli del Metaverso, il 2023 è dominato dal boom di ChatGPT e dei prodotti e servizi basati su questa e su altre AI generative. Come possono questi strumenti aiutare l’HR e i lavoratori e migliorare il lavoro?
L’impatto delle AI generative sul mondo del lavoro sembra poter raggiungere i livelli della rivoluzione industriale e al momento tutti gli scenari sembrano plausibili, da quelli più idilliaci a quelli che prevedono un forte aumento della disoccupazione.
Le uniche certezze che vediamo, al momento, sono:
- l’AI deve essere utilizzata per ridurre le operazioni a minore valore aggiunto e concentrarsi sulle attività più umane. Per i responsabili HR questo vuol dire poter dedicare più tempo alle relazioni con candidati e dipendenti;
- i lavoratori che abbracceranno la novità e non la rifugeranno saranno quelli che resteranno competitivi.
Ci sono delle novità che presenterete al #GHRSummit23 o un prodotto o servizio che metterete in qualche modo in evidenza o di cui volete accennare in queste righe?
Le principali novità di questi mesi in casa Altamira sono:
- il rilascio del modulo dedicato alla gestione delle note spese, integrato nel resto della piattaforma HRM;
- l’introduzione imminente di tecnologie di intelligenza artificiale nella nostra piattaforma di recruiting, dedicate al CV parsing, al CV matching e alla ricerca semantica.
Perché un visitatore del #GHRSummit23 dovrebbe sedersi al vostro tavolo? Quali strumenti e/o quali strategie potete offrire ad un’azienda che si rivolga a voi in questo ambito?
Crediamo che problemi complessi richiedano soluzioni semplici. Per questo proponiamo una piattaforma completa per la gestione HR facile da usare, personalizzabile sulle proprie esigenze e ricca di automatismi.
La sua introduzione riduce il carico di lavoro sull’ufficio HR e aumenta l’engagement del personale, grazie anche all’app nativa per smartphone.