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15 Ottobre 2020

Dal recruiting alla Talent Acquisition: il ruolo degli ATS e dell’AI

Il mondo delle risorse umane è entrato a tutti gli effetti nell’era della Digital Transformation. Parliamo di un settore fatto di persone, prima di tutto, ma anche di tecniche, strumenti, strategie e tecnologie. L’ingresso dell’Intelligenza Artificiale (IA) nel settore HR ha segnato, sotto molti punti di vista, la necessità di trasformare e rinnovare i propri modelli organizzativi e perfezionare e rendere proattive le strategie di ricerca e selezione utilizzate. Questo fenomeno ha spinto molte aziende a intraprendere percorsi che andassero oltre il semplice recruiting: non più – o solo – attività di ricerca volte a rispondere ad un’esigenza momentanea e circoscritta di personale, bensì vere e proprie campagne di Talent Acquisition, con una portata più ampia ed efficaci sul medio-lungo periodo, per assumere le risorse migliori e più qualificate per la propria azienda. In entrambi i casi, l’utilizzo di un Applicant Tracking System (ATS) risulta una valida soluzione per semplificare la gestione dei processi di selezione. Si tratta di strumenti completi e dotati di molteplici funzionalità, in grado di supportare il recruiter nello svolgimento delle quotidiane attività di ricerca, dall’attraction dei candidati all’onboarding. A perfezionare il funzionamento di questi software, l’Intelligenza Artificiale ottimizza il lavoro svolto dal selezionatore, automatizza molte attività di recruiting, minimizza la comparsa di informazioni che possono compromettere la selezione, garantisce una candidate experience positiva. La tecnologia si fa portavoce di innovazione, quindi, migliorando la qualità del lavoro e dei risultati, l’esperienza dei candidati e anche l’Employer Branding. Al tempo stesso quando parliamo di IA siamo portati, sovente, a pensare a un sistema automatico capace di sostituirsi in tutto e per tutto al professionista. Oggi, in realtà, anche alla luce degli ultimi sviluppi tecnologici in ambito HR, possiamo affermare con certezza che l’intelligenza artificiale è sicuramente in grado di agevolare e fluidificare le attività lavorative di un HR manager, ma non si sostituisce ad esso. Anzi, garantisce ottimi risultati se supportata da quelle peculiarità professionali che si richiedono a un selezionatore: visione, creatività, intraprendenza, strategia.

Marco Di Dio di In-Recruiting

Marco Di Dio

Key Account Manager - Inrecruiting

Sono Key Account Manager di In-recruiting dal 2014. Da sempre appassionato di tecnologia, aiuto le aziende nella Digital Transformation del processo di ricerca e selezione. In questi anni ho sviluppato competenze trasversali, specializzandomi sulle dinamiche dei processi di recruiting e Talent Acquisition. Ho gestito diversi progetti su aziende di qualsiasi settore merceologico e dimensione prediligendo un approccio volto alla valorizzazione delle singole esigenze delle diverse realtà aziendali.

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