ESG, l’importanza della variabile social nella vita delle imprese

Iniziare una transizione verso la sostenibilità oggi non è più un’opzione per le imprese, è una rivoluzione inarrestabile.
Le imprese dovranno necessariamente incorporare questa dimensione, sempre più rilevante anche nella regolamentazione comunitaria europea.
La sostenibilità ha tre pilastri, riassunti nell’acronimo ESG, fattori ambientali, sociali e di governance che devono essere integrati nei modelli di business.
La sostenibilità presuppone, il rispetto dei diritti umani, la valorizzazione della diversità, l’inclusione, la parità di genere, il diritto allo studio e alla salute.
In questa ottica il welfare aziendale può essere interpretato come un veicolo di valore per il perseguimento di un modello di business più attento alle dinamiche di sviluppo sostenibile, di un bilanciamento degli interessi di persone, comunità, territori e ambiente
Garantire il benessere di tutti i lavoratori è il primo passo che ogni azienda dovrebbe compiere, prima di intraprendere qualsiasi forma di responsabilità a più ampio raggio. Forse è un passo più silenzioso, ma prioritario, perché non si può agire bene all’esterno dell’azienda, se prima non si è appreso come agire bene all’interno di essa.
Coerentemente con alcuni SDGs definiti dall’Agenda 2030 dell’ONU iniziative volte a garantire parità di genere, un lavoro dignitoso, salute e benessere dei dipendenti, sostenere percorsi di formazione, ma anche mobilità sono certamente parti integranti di progettualità di welfare aziendale strutturate sulla base delle specifiche esigenze della popolazione aziendale ma anche in grado di partecipare allo sviluppo del territorio in un’ottica di valorizzazione della comunità.